Ci sono molti motivi per cui puoi decidere oppure no di lavorare con un'etichetta discografica.
Molto dipende dal carattere che hai, da quanto controllo ti piace avere sullo quello che crei, quanto sei disposto ad affidarti.
Lavorare con un'etichetta discografica dovrebbe essere come suonare in un'orchestra. Ognuno con strumenti diversi ma tutti con l'obiettivo di tirare fuori il meglio dalla tua musica.
Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che prova la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme. Siccome il piacere dell'armonia li fa progredire tutti, alla fine anche il piccolo triangolo conoscerà la musica, forse non in maniera brillante come il primo violino, ma conoscerà la stessa musica.
Il problema è che vogliono farci credere che nel mondo contino solo i primi violini.
Daniel Pennac, Diario di scuola, 2012.