Creare una comunità, un pubblico, delle persone che ti contattino perché interessate e disposte a finanziare il tuo progetto musicale richiede passione, tempo e lavoro.
Ti faccio un esempio emblematico che può aiutarti a capire la strada per raggiungere questo traguardo e cosa vuol dire fare comunità con un'orchestra.
L'esempio è quello di José Antonio Abreu e del suo El Sistema con cui ha educato generazioni di musicisti e con cui ha creato 125 orchestre e cori giovanili in Venezuela.
Suonare in un'orchestra, spiega infatti il maestro Abreu, è molto di più di studiare la musica. Significa “entrare in una comunità, in un gruppo che si riconosce come interdipendente” (…).
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Rendere La Musica Una Realtà Profonda
Come ha fatto il maestro Abreu ha realizzare il suo sogno di essere un musicista e poi quello di permettere a qualsiasi bambino venezuelano di diventarlo?
Com'è riuscito a creare un'orchestra di livello internazionale partendo da undici bambini e la donazione di cinquanta leggii?
Sin da bambino nella più tenera infanzia volevo essere un musicista, e grazie a Dio, ci sono riuscito. Dai miei insegnanti, dalla mia famiglia e dalla mia comunità ho ricevuto tutto il supporto necessario per diventare musicista. Per tutta la vita ho sognato che qualsiasi bambino venezuelano avesse la stessa possibilità che ho avuto io. Mi è nata dal cuore, assieme a quel desiderio, l'idea di rendere la musica una realtà profonda e globale per il mio Paese.
Accettare La Sfida
Fin dalla prima prova generale ho visto il futuro che si prospettava, perché già quella prova mi mostrava la grandezza della sfida che mi si presentava. Avevo ricevuto una donazione di 50 leggii, una donazione molto generosa, che 100 ragazzi avrebbero usato alle prove. Quando sono arrivato si erano presentati 11 bambini, e io mi son detto: “O chiudo il programma ora o lo moltiplico per mille”.
Quella stessa notte ho deciso di accettare la scommessa e ho promesso a quegli 11 bambini che avrei trasformato la nostra orchestra in una delle principali orchestre al mondo. Mi sono ricordato di quelle mie stesse parole due mesi fa, quando nel London Times un eminente critico inglese ha pubblicato un articolo dove si chiedeva chi candidare per la Coppa Mondiale delle Orchestre. Cinque orchestre. Quel critico nominava quattro grandi orchestre mondiali, e la quinta era l'Orchestra Sinfonica Giovanile del Venezuela. Oggi possiamo dire che l'arte in America Latina ha smesso di essere monopolio di un'élite e si è trasformata in un diritto sociale, un diritto di tutti.
Per capire meglio la realtà da cui è partito
El Sistema fondato da José Antonio Abreu puoi guardare il
documentario A Slum Symphony di
Cristiano Barbarossa. Mostra come ogni giorno oltre 300.000 bambini dei quartieri più violenti e poveri del Venezuela si dedicano alla musica classica.
La musica offre a questi ragazzi un'alternativa di vita, togliendo, molto spesso, dalle loro mani un'arma, per sostituirla con un violoncello o un clarinetto.
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Crea Valore Per La Tua Comunità
Ricevere soldi e sovvenzioni presuppone il fatto di creare valore per una comunità, e che questo valore sia riconosciuto come tale.
In una società viziata, drogata dalle classifiche e dai servizi di streaming musicale, dimentichiamo il valore della musica che è un mezzo per unire le persone, accoglierle, renderle comunità.
Dimentichiamo il gioco, il divertimento nell'imparare uno strumento musicale, la gioia di suonare insieme ad altri, il conoscere ed essere guidati da maestri attenti, l'emozione di suonare davanti ad un pubblico.
Non basta creare un cartellone musicale per farsi sovvenzionare.
José Antonio Abreu quando ha dato vita alla sua prima orchestra lo ha fatto mettendo al centro i musicisti.
Non ha messo al centro del suo progetto una “maratona pianistica”, una “raccolta fondi”, una “conferenza stampa”, “la nona di Mahler”, dei “post su Facebook”.
I finanziamenti, il successo, il vedere i suoi allievi arrivare a suonare nelle orchestre più importanti del mondo, la fama internazionale, il prendere onorificenze, sono state conseguenza della sua passione.
Conseguenza della volontà sincera di aiutare e far crescere la sua comunità.
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La Musica Salva La Vita
Un libro che ti consiglio di leggere, per capire meglio il mio punto di vista e nel dettaglio il lavoro del maestro Abreu è:
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Ambra Radaelli, La musica salva la vita. Il «sistema» delle orchestre giovanili dal Venezuela all'Italia, 2012.
Nell’arco di trentacinque anni, El Sistema ha coinvolto centinaia di migliaia di giovani in Venezuela. Attualmente coinvolge più di quattrocentomila ragazzi ogni anno. Molti di loro, attraverso la musica, hanno trovato una via diversa, alternativa alla violenza e alla droga. Non bisogna pensare che chi riceve un’educazione nell’ambito del Sistema debba diventare un musicista di professione, questo sarebbe eccessivo. Molti bambini cresciuti nel Sistema sono oggi persone che hanno avuto i mezzi educativi per accedere a una vita normale. Certo, alcuni sono effettivamente diventati musicisti e suonano in diverse orchestre nel mondo, e questo già dimostra la validità del metodo formativo. Ma non solo.
Il Sistema è una sorta di circolo virtuoso che individua, stimola e sviluppa grandi talenti, offrendo loro enormi opportunità. Ricordiamo
Edicson Ruiz, primo contrabbasso dei Berliner, proveniente dai barrios di Caracas,
Gustavo Dudamel, ormai riconosciuto come uno dei giovani direttori più importanti a livello internazionale, e infine
Diego Matheuz, direttore ospite principale dell’Orchestra Mozart di Bologna e a soli ventisette anni anche direttore principale del Teatro La Fenice di Venezia. (…)
Continua Claudio Abbado:
Ho notato un fenomeno significativo: tutti i musicisti che hanno avuto modo di conoscere da vicino il Sistema non hanno potuto fare a meno di farsene loro stessi ambasciatori, nei vari continenti. Hanno profondamente interiorizzato la consapevolezza che un “semplice” strumento musicale possa diventare un mezzo di crescita culturale e quindi sociale.
Molti di loro si adoperano attivamente per avviare nei propri paesi progetti musicali ed educativi che si ispirano alla realtà venezuelana. Non appena conobbi da vicino il lavoro svolto da Abreu, feci avere al Sistema il patronato dei Berliner Philharmoniker. Non fu un atto solo simbolico, perché molti musicisti, da allora, vanno a insegnare in diverse città del Venezuela; da Berlino sono anche arrivati in dono molti strumenti. Dal 2005, per qualche anno ho trascorso i mesi invernali a Caracas per lavorare con l’Orchestra Simón Bolívar. Sono stato raggiunto di volta in volta da molti amici, grandi musicisti che ancora oggi vanno a offrire il loro contributo, insegnando o tenendo concerti.
Il progetto di Abreu è chiaramente enorme e c'è voluta una vita intera per realizzarlo.
Quello che però è importante, prima di far partire una raccolta fondi, è chiedersi il valore che il tuo progetto può portare alla tua comunità e il valore che porterà ai musicisti che decideranno di suonare con te. Come dimostrano le parole di Claudio Abbado, infatti, sono i musicisti i principali vettori di promozione musicale del progetto.
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